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MALIBRAN JAZZ - LABIRINTO - MATTEO GRANDONI ELEKTRIC BAND QUARTET
In collaborazione con

MALIBRAN JAZZ
sabato 11 ottobre 2025 ore 21,15
Ripatransone - Teatro Luigi Mercantini - Piazza XX Settembre
LABIRINTO
MATTEO GRANDONI ELEKTRIC BAND Quartet
Matteo Grandoni, basso elettrico, contrabbasso
Gianluca Amabili, chitarra
Mattia Parissi, pianoforte
Davide di Giuseppe, batteria
Musiche di Grandoni, Gwizdala, Pastorius, Bacharach, Fourplay, Carlton
Presentazione de CD Labirinto
Presenta Alessandra Callarà
Ingresso €10,00
Info e prenotazioni 338.8219079
La biglietteria è aperta a partire da un'ora prima dell'inizio dello spettacolo.
Il biglietto può essere acquistato di persona in sede.
È possibile accedere al concerto anche senza prenotazione, compatibilmente con i posti ancora disponibili in teatro.
Programma
1. MY WOODEN ROOM (M. Grandoni)
2. EMY (M. Grandoni)
3. DREAMING (Grandoni/Parissi)
4. GOLDEN STATE (Yellowjackets)
5. QUIETE (M. Grandoni)
6. BETHANY (J. Gwizdala)
7. THREE VIEW OF SECRET (J. Pastorius)
8. LABIRINTO (M. Grandoni)
9. CLOSE TO YOU (B. Bacharach)
10. 101 EASTBOUND (Fourplay)
11. COTTON CLUB (Grandoni/Parissi)
12. PENSIERO FELICE ( M. Grandoni)
13. ROOM 335 (L. Carlton)
14. EAST’S BLUES (M. Grandoni)

MATTEO GRANDONI ELEKTRIC BAND Quartet
MATTEO GRANDONI
Matteo Grandoni (leader della formazione) bassista elettrico, contrabbassista e compositore.
Diplomato presso il Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila in basso elettrico e contrabbasso jazz entrambe con il massimo dei voti e lode , nonostante la giovane età, vanta già numerose collaborazioni: Fabio Concato, La Rua, Fabrizio Bosso, Paolo e Glauco Di Sabatino, Massimilliano Coclite, Grazia Di Michele, Mafalda Minnozzi, Letizia Onorati, Gianluca Caporale, Bruno Marcozzi, Massimiliano Caporale, Paul Ricci e tantissimi altri musicisti. Oltre a partecipazioni in trio, quartetto e big band in diverse session ed importanti festival jazz e pop.
Sarà accompagnato da: Gianluca Amabili alla chitarra, diplomato con massimo dei voti e lode, presso il Conservatorio A. Casella di L’Aquila, sotto la guida del Maestro Rocco Zifarelli. Nel 2022 consegue la Laurea Specialistica in Composizione Jazz presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma con massimo dei voti e lode.
Dal 2007 svolge un’intensa attività live in Festival, Teatri e Club con varie Band locali. Mattia Parissi al piano: compositore, arrangiatore, insegnante, diplomato con il massimo dei voti in Pianoforte Jazz e Classico. Ha frequentato corsi di perfezionamento con Enrico Pieranunzi, Claudio Filippini, Stefano “Cocco” Cantini, Fabrizio Sferra e molti altri; ha vinto e partecipato a diversi concorsi, come il Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” (2018, 1° premio categoria “Solisti”), il Premio “Marco Tamburini” (2017, 2° posto) ed il Premio Internazionale Massimo Urbani (2019, 3° posto). Ha avuto il privilegio di suonare con Fabrizio Bosso, Maurizio Giammarco, Bruno Marcozzi, Enrico Intra, Massimiliano Caporale e molti altri, partecipando a festival e rassegne musicali di rilievo nazionale e internazionale come Piacenza Jazz Fest, Il Jazz Italiano per le terre del sisma, San Severino Blues. Davide di Giuseppe alla batteria: ha acquisito nel 2015 un master in “Modern Drums & Percussions” presso “The Collective School Of Music” di New York, studiando con Chris Coleman, Peter Retzlaff, Fred Klatz, Adriano Santos, Memo Acevedo, Jason Gianni. Successivamente ha conseguito il diploma in “Batteria e Percussioni Jazz” presso il “Conservatorio Alfredo Casella” a L’Aquila. Dal 2019 ha dato via al progetto Carovana Tabù, con i quali suona nel progetto “Fabio Concato & Carovana Tabù” con il cantautore meneghino. I Carovana Tabù hanno registrato l’album “Point Of View”, con ospiti quali Davide Pezzin, Eric Marienthal e Fabrizio Bosso. Con quest’ultimo, i Carovana Tabù hanno registrato il secondo album in studio “Miles To Go”, tributo a Miles Davis.
Il teatro Luigi Mercantini di Ripatransone è uno dei numerosi teatri storici delle Marche. La struttura è collocata all'interno del trecentesco palazzo del Podestà. Ha un variopinto uditorio su pianta a U allungata, con tre ordini di palchi senza loggione. Possiede una capienza di circa 250 spettatori.
Fin dal XVIII secolo i ripani sentirono il bisogno di mettersi alla pari di tutte le altre importanti città marchigiane, le quali disponevano di un teatro comunale. Per quanto ambiziosa però, l'ispirazione non trovava consensi specialmente nell'autorità religiosa e nel clero; un altro problema era l'impossibilità di trovare un'ubicazione dell'edificio che avrebbe ospitato il teatro. Successivamente l'idea di trasformare in teatro il palazzo del podestà venne a Pietro Paolo Neroni (1761-1840); egli la espose al podestà Damiano Bonomi il quale però, da accanito sostenitore della costruzione di un nuovo edificio, rifiutò.
Panoramica sul teatro dal terzo ordine
Dopo la scadenza del mandato di quest'ultimo, divenne podestà proprio Neroni il quale finalmente riuscì a iniziare i lavori di trasformazione interna del palazzo trecentesco, lavori che però non vennero condotti con la giusta perizia e quindi provocarono un inesorabile pericolo di crollo dell'intero palazzo. Negli anni successivi, dopo la rimozione dall'incarico di Neroni per questo ed altri motivi, si provvide ad effettuare lavori seri ed efficaci di smantellamento dei locali, per lasciare il posto al futuro teatro. Affidato al progetto dell'architetto Pietro Maggi fin dal 1790, il teatro fu inaugurato nel 1824 con il nome di "teatro del Leone", mentre era ancora in fase di ultimazione. I lavori, proseguiti dall'architetto Bassotti, terminarono definitivamente nel 1843. Un successivo ampliamento aumentò il numero dei palchi dagli iniziali 44 a 50. Nel 1894, infine, il teatro fu intitolato al poeta ripano Luigi Mercantini, amico di Garibaldi e autore di celebri liriche patriottiche. Nel 1956 le autorità stabilirono la chiusura del teatro poiché considerato inagibile. Lunghi ed accurati lavori di restauro sono cominciati nel 1980 e sono terminati nel 2000. Nel 2008 il teatro è stato chiuso per improrogabili lavori di manutenzione. È stato riaperto al pubblico il 14 aprile 2012 con una cerimonia alla quale hanno partecipato la Corale "Madonna di San Giovanni" e il Corpo Bandistico "Città di Ripatransone"; la sua gestione è stata affidata alla Fondazione "Luigi Mercantini".
Sipario storico del teatro fu una tela dipinta nel 1811 dal pittore faleronese Giuseppe Ruffini, raffigurante il sacrificio dell'eroina ripana Virginia, la quale eroicamente si fece trafiggere dal padre piuttosto di consegnarsi ai soldati saccheggiatori spagnoli. La tela è tuttora conservata. Le decorazioni all'interno della struttura risalgono al 1875 e sono opera di Giovanni Micca.














