MALIBRAN JAZZ - SERATA GERSHWIN - Gabriele PIERANUNZI violino - Gabriele MIRABASSI clarinetto - Enrico PIERANUNZI pianoforte

MALIBRAN JAZZ - SERATA GERSHWIN - GABRIELE PIERANUNZI VIOLINO - GABRIELE MIRABASSI CLARINETTO - ENRICO PIERANUNZI PIANOFORTE

sabato 4 marzo 2023 ore 21,15
Altidona (FM) - Accademia Malibran - Sala Colonna
in collaborazione con
 
SERATA GERSHWIN
Gabriele PIERANUNZI violino
Gabriele MIRABASSI clarinetto
Enrico PIERANUNZI pianoforte
Musiche di Gershwin
Ingresso €15,00

CON GERSHWIN IN FILIGRANA

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Al termine del concerto seguirà un brindisi in Sala Malibran con i pregiati vini dell'Accademia Malibran CANTATRICE E GUARRACINO accompagnati dai prelibati AMARETTI DELLA VALDASO.

 

Programma

 

George Gershwin
An American in Paris*
Enrico Pieranunzi / Gabriele Pieranunzi/ Gabriele Mirabassi

George Gershwin
Preludio n. 2*
Enrico Pieranunzi / Gabriele Pieranunzi/ Gabriele Mirabassi

Enrico Pieranunzi
Variazioni su un tema di Gershwin
Enrico Pieranunzi / Gabriele Pieranunzi/ Gabriele Mirabassi

George Gershwin - Jasha Heifetz
da "Porgy and Bess"


My man's gone now

It ain’t necessarily so
Enrico Pieranunzi / Gabriele Pieranunzi

George Gershwin
The man I love
Enrico Pieranunzi piano solo

But not for me
Enrico Pieranunzi / Gabriele Mirabassi

 

George Gershwin

Rhapsody in Blue *
Enrico Pieranunzi / Gabriele Pieranunzi/ Gabriele Mirabassi


*Trascrizioni/elaborazioni originali di Enrico Pieranunzi

 

 

 

Figura centrale nella storia della moderna musica americana - di cui può essere considerato il vero “eroe eponimo” - Gershwin fu insieme songwriter dalla vena inesauribile, pianista brillantissimo, compositore di fervida immaginazione. Ma fu soprattutto portatore di una visione straordinariamente profetica al cui centro si trovava quell’accostamento jazz/classica di cui, con lucida consapevolezza, egli era convinto assertore. E’ grazie a lui e alla sua produzione musicale che termini come fusione, contaminazione, ibridazione non ci scandalizzano più e, anzi, ci sono divenuti familiari. “Se ci sono idee e feeling”, egli ebbe modo di scrivere, “tutto è possibile in musica”. La storia gli ha dato ragione.
“Serata Gershwin” intende rendere omaggio a quella visione così attuale e coraggiosa e al geniale musicista che ne fu paladino, presentando in versioni originali una selezione di alcuni dei suoi più celebri capolavori.


Gabriele Pieranunzi - Violino
Già allievo di Salvatore Accardo e di Stefan Gheorghiu, si è presto imposto all'attenzione del pubblico e della critica avendo ottenuto una lunga serie di premi in importanti competizioni internazionali: Niccolò Paganini di Genova 1988 e 1990, Tibor Varga di Sion, Ludwig Spohr di Friburgo, Romano Romanini di Brescia, Rodolfo Lipizer di Gorizia, Giovanni Battista Viotti di Vercelli, Biennale di Vittorio Veneto. La sua attività lo ha portato ad esibirsi nei principali centri musicali in Italia ed all'estero: Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Accademia Chigiana di Siena, Wigmore Hall di Londra, City of Birmingham Symphony Orchestra, Herculeesaal di Monaco di Baviera, Teatro Coliseum di Buenos Aires, Opera City Hall di Tokyo, Malmoe Symphony Orchestra, Franz Liszt Chamber Orchestra di Budapest, Filarmonica George Enescu di Bucarest, Festival Bemus di Belgrado, Solisti di Mosca, Teatro Regio di Torino, Orchestra Sinfonica "Giuseppe Verdi" di Milano, Settimane Musicali di Stresa, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Teatro di San Carlo di Napoli, collaborando con musicisti quali: Jeffrey Tate, Vladimir Fedoseyev, Gianandrea Noseda, Aldo Ceccato, Matthias Bamert, Aloys Kontarsky, Rainer Kussmaul, Nelson Goerner, Bruno Canino, Rocco Filippini, Yuri Bashmet, Franco Petracchi. Su invito del Comune di Genova, ha più volte suonato il "Guarneri del Gesu" appartenuto a Niccolò Paganini. Tra le sue pubblicazioni discografiche si ricordano il Concerto per violino e fiati op. 12 di Kurt Weill, con i fiati del Teatro San Carlo e la direzione di Jeffrey Tate per l'etichetta Concerto Classics e l'integrale dei Quartetti per pianoforte ed archi di Mendelssohn per Decca-Universal. Tra i successi più recenti si ricordano: l'invito all'Al Bustan Festival di Beirut, nel quale ha eseguito il Concerto n. 2 "La campanella" di Paganini, riscuotendo un ottimo successo di pubblico e critica; l'uscita per la rivista "Amadeus" del cd dedicato a Ernest Chausson con l'esecuzione del Concerto per violino, pianoforte e quartetto d'archi op. 21 con la pianista Jin Ju ed il quartetto d'archi della Philharmonia Orchestra di Londra (Philharmonia Chamber Players), con i quali ha anche effettuato, nella Stagione di concerti 2019-2020, una tournée in Italia che ha toccato alcune tra le più importanti società di concerti; la partecipazione, insieme a Roberto Cominati e agli Archi del San Carlo, allo Stradivari Festival di Cremona (ottobre 2020), con lusinghieri riscontri di pubblico e critica; gli inviti all'Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma in duo con Giorgia Tomassi e alle Serate Musicali di Milano in trio d'archi con Laura Gorna e Francesco Fiore. Di recente pubblicazione, per l'etichetta Aulicus Classics, un cd (registrazione live del 1999) con il Quartetto n. 1 di Mozart e il Quartetto per pianoforte ed archi di Schumann con Francesco Fiore (viola), Rocco Filippini (violoncello) e Alfons Kontarsky (pianoforte) e per l'etichetta tedesca CPO i Tre Duetti concertanti per violino e fagotto (Paolo Carlini) ed il Quartetto per archi n. 3 di Paganini (con ottime recensioni: The Strad - Fonoforum). Sempre Aulicus Classics ha pubblicato nel 2021 un ulteriore cd live con Bruno Canino, Jeffrey Tate, Francesco Fiore e Cecilia Radic, nel quale c'è la Sonata per violino e pianoforte di Respighi eseguita alla Wigmore Hall di Londra. Suona il violino Ferdinando Gagliano del 1762, già appartenuto alla grande violinista Gioconda de Vito, gentilmente messo a disposizione dall'Associazione Pro Canale Onlus.


Gabriele Mirabassi - Clarinetto
Si muove con uguale disinvoltura sia nella musica classica che nel jazz. Negli ultimi anni svolge una ricerca approfondita sulla musica strumentale popolare brasiliana e sudamericana in genere. Collabora inoltre sistematicamente con artisti di ambiti eterogenei, partecipando a progetti di teatro, danza, canzone d'autore. Le collaborazioni, quindi, nel corso degli anni sono state numerosissime. Nel jazz, figurano fra i tanti: Richard Galliano, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Marc Johnson, John Taylor, Steve Swallow, Stefano Battaglia, Roberto Gatto, Rabih Abu Khalil, Edmar Castaneda. In Brasile: Guinga, André Mehmari, Monica Salmaso, Sergio Assad, Trio Madeira Brasil, Orquestra a Base de Sopro di Curitiba. Nella musica classica: John Cage, Mario Brunello, Andrea Lucchesini, Marco Rizzi, Gabriele Pieranunzi, Maurizio Baglini, Andrea Rebaudengo, Cristina Zavalloni, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Orchestra d'Archi Italiana, Banda Sinfonica do Estado de São Paulo, Ensemble Conductus, Orchestra Bruno Maderna. Inoltre ha collaborato in vari ambiti (teatro, canzone d'autore, danza) con, per citarne solo alcuni: Gianmaria Testa, Erri De Luca, Ivano Fossati, Sergio Cammariere, Mina, Tosca, Giorgio Rossi, David Riondino, Marco Paolini. Oltre ad essere leader del Quartetto "Canto di ebano" (premiato col Premio della Critica Arrigo Polillo come "Miglior disco dell'anno Top Jazz 2008"), suona attualmente in duo con i chitarristi brasiliani Guinga e Roberto Taufic, coi pianisti André Mehmari, Andrea Lucchesini e Enrico Zanisi, con l'arpista Edmar Castaneda e con il fisarmonicista Simone Zanchini. Particolarmente interessato alla definizione di una poetica musicale che faccia incontrare il repertorio colto con quello popolare, presenta un programma di opere solistiche per clarinetto e orchestra d'archi da lui appositamente commissionate.

 

Enrico Pieranunzi - Pianoforte
Pianista, compositore, arrangiatore è tra i più noti ed apprezzati protagonisti della scena jazzistica internazionale. Ha registrato più di 70 cd a suo nome, spaziando dal piano solo al quintetto e collaborando, in concerto o in studio d'incisione, con Chet Baker, Lee Konitz, Paul Motian, Charlie Haden, Chris Potter, Marc Johnson, Joey Baron. Si è esibito, oltre che sui palcoscenici dei principali paesi europei, in Sud America, Giappone, e, numerose volte, negli Stati Uniti. È l'unico musicista italiano ad aver suonato più volte e ad aver registrato a suo nome nello storico "Village Vanguard" di New York. Tra i numerosi riconoscimenti per la sua attività musicale le tre affermazioni (1989, 2003, 2008) come miglior musicista italiano nell'annuale referendum "Top Jazz" della rivista "Musica Jazz", il "Django d'Or" francese (1997) come miglior musicista europeo, l'Echo Award 2014 in Germania come "Best International Piano Player" e il premio "Una vita per il jazz" assegnatogli ancora nel 2014 dalla rivista "Musica Jazz". Parecchie sue composizioni sono diventate veri e propri standard suonati e registrati da musicisti di tutto il mondo. Tra queste figurano: Night Bird, Don't forget the poet, Les Amants, Fellini's Waltz, Je ne sais quoi, Trasnoche, Coralie. Alcune di esse sono state pubblicate nei prestigiosi "New Real Book" statunitensi. Nel 2009 il musicologo e giornalista francese Ludovic Florin ha presentato, alla Università Sorbona, come sua tesi di dottorato, un ampio scritto dedicato al linguaggio musicale del pianista italiano dal titolo: Par-delà les clivages ou l'harmonie des contraires: une approche de la musique d'Enrico Pieranunzi. È stato scritto di lui: «Enrico Pieranunzi immette nuova linfa nel jazz contemporaneo» (Ray Spencer, "Jazz Journal"); «Il più lirico e fantasioso tra i pianisti di oggi» ("All about jazz"); «Tra i migliori pianisti del mondo» ("The Wall Street Journal").

 

 


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